Giovani Imprenditori Bergamo in sinergia

Un tavolo di coordinamento sinergico tra giovani imprenditori 


E' con estrema soddisfazione e anche molta emozione, che oggi scorriamo la Rassegna Stampa per leggere di quello che è il risultato di un' idea nata molto tempo fa, più volte discussa e provata in diverse forme, ma solo negli ultimi mesi concretizzata: creare un tavolo di coordinamento tra i giovani imprenditori di diverse associazioni di categoria della bergamasca. 
Ance Bergamo, Ascom, Associazione Artigiani e Confindustria Bergamo hanno formato il

 Coordinamento Bergamo Giovani


che si pone l’obiettivo di sviluppare iniziative comuni su temi di interesse trasversale quale le reti d’impresa, l’internazionalizzazione, l’accoglienza turistica, l’input ad imprese innovative e lo stimolo all’imprenditività dei più giovani. 
Insieme, voce, imprenditorialità queste le parole sintesi di questa nuova avventura già cominciata con il ciclo di incontri intitolati "Let' s Synergy" e che speriamo in futuro trovi sempre più aderenti tra le associazioni giovanili del territorio.




Giornata Europea Gelato artigianale

Sapete che oggi è la "giornata Europea del Gelato artigianale"?

Speciali iniziative in tutte le gelaterie d' Italia e una promozione speciale: la coppetta "Fantasia d' Europa" al prezzo speciale di 1 €.

“L’aumento del numero di gelaterie artigiane conferma che gli italiani continuano a preferire la qualità e la genuinità del nostro prodotto. Non esiste limite alla fantasia dei gelatieri artigiani. Ma, al di là delle miscele più o meno fantasiose – sottolineano i Gelatieri di Confartigianato – rimane una certezza: quella del gelato artigiano è una ricetta semplice e genuina: soltanto latte, uova, zucchero e frutta. Rigorosamente freschi, senza conservanti ed additivi artificiali, e lavorati secondo le tecniche tradizionali senza insufflazione d’aria. Inoltre, i gelatieri artigiani sono sempre più attenti a soddisfare particolari esigenze dietetiche o legate a intolleranze alimentari della clientela”. 




Debito della Pubblica Amministrazione

La rassegna stampa di oggi è piena di articoli che finalmente parlano della drammatica situazione dei mancati pagamenti della pubblica amministrazione.
Nonostante la nuova direttiva Ue e le recenti iniziative di Confartigianato a oggi la situazione rimane immutata: le imprese non vengono pagate.
Pubblichiamo di seguito l' articolo dell' Osservatorio della Cgia di Mestre quanto mai significativo:


Nel 2012 la Spagna ha pagato 27 miliardi di euro alle sue aziende. Bortolussi: “In Italia non conosciamo nemmeno l’ammontare delle risorse che le imprese vantano dalla Pa”.
Come sbloccare una buona parte dei 70 miliardi di euro che le nostre aziende avanzano dallo Stato? Semplice, sottolinea con una punta di sarcasmo la CGIA di Mestre, basta prendere esempio dal Governo spagnolo. Previa intesa con l’Ue, Madrid nel 2012 è riuscita a smobilizzare 27 miliardi di euro di pagamenti arretrati in soli 5 mesi, dando una forte boccata d’ossigeno alle imprese iberiche.
In che modo? Inserendo questa trattativa, a latere degli aiuti ricevuti da Bruxelles, all’interno del “Piano di riforme” che ogni Paese europeo deve presentare entro il mese di aprile. Anche se i tempi sono ormai ridotti al lumicino, auspichiamo che il nostro Presidente, Mario Monti, faccia altrettanto nel prossimo documento governativo, consentendo di smobilizzare una quota importante dei crediti che le nostre aziende vantano dallo Stato senza che questi importi vadano a peggiorare irrimediabilmente il rapporto debito/Pil. Al di là dell’aspetto tecnico c’è un fatto inequivocabile: mentre in Spagna hanno posto al centro dei propri interessi le imprese, da noi, purtroppo, questo non è successo. Nonostante siano stati realizzati ben 4 decreti, dei 70 miliardi di euro che lo Stato deve alle imprese, alla fine ne ha onorati solo 3 milioni.
“Ci troviamo in una situazione kafkiana – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA – visto che non conosciamo nemmeno con precisione l’ammontare delle risorse che le imprese vantano dalla Pa. Per il ministero sono 70 miliardi, secondo le imprese sono 100, per molti studiosi non è da escludere che si raggiunga addirittura la soglia dei 150 miliardi. Sta di fatto che la mancanza di liquidità contribuisce ad affossare la nostra economia, mettendo in crisi sia le grandi sia le piccole imprese. Per quest’ultime, oltre ai mancati pagamenti del pubblico, continua anche la contrazione dei prestiti erogati dalle banche, con il risultato che la gran parte del 95% di imprese italiane che, ricordo, ha meno di 10 addetti non ce la fa più a rimanere a galla”.

SAN.ARTI il nuovo Fondo sanitario integrativo

Nasce SAN.ARTI, il nuovo Fondo sanitario integrativo per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane, si rivolge ai lavoratori delle imprese che applicano i CCNL sottoscritti dalle parti istitutive: Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, C.L.A.A.I., le organizzazioni sindacali confederali dei lavoratori CGIL, CISL e UIL.




Questa la brochure informativa:

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