Giovani cervelli alleati


Sacrificare una domenica sera di inizio primavera non è mai facile, quando poi ti invitano a un evento dal titolo "Alleanza Dei Cervelli" resti perplesso e ti chiedi se in realtà non è il titolo di una puntata di The Walking Dead (nota serie sugli zombie)
E allora sali in auto, porti con te il tuo succulento cervello, imbocchi il passaggio a livello, ma non verso il capolinea zombie Terminus, bensí verso l'autostrada deserta e arrivi alla Perquis srl, una minuteria meccanica, tra torni e rondelle, inizia il gioco. Si esatto il tutto si svolge in mezzo al reparto produttivo di un’ azienda artigiana, non ci sono morti viventi, Virus Z da debellare, ma solo problemi ed idee da affrontare al tavolo con altri giovani imprenditori come te.
Perché l'alleanza dei cervelli è questo: affrontare un'idea, un problema, senza negatività, pregiudizi, insieme. Un gioco collaborativo dove ogni membro del tavolo partecipa pro attivamente alla questione che sottoponi al gruppo: c'è chi vuole far partire una startup innovativa, chi vuole realizzare il suo sogno, chi ha poco tempo e tante cose da fare. La sfida è ardua, la battaglia totale, i tuoi alleati? I cervelli dei tuoi compagni ti tavolo!
Capo del gioco è chi ha il turno a capo tavola, colui che espone la sua problematica ed il vincitore non è chi ha il problema più incasinato , ma la risposta più originale! Perchè il bello è questo: avere soluzioni da persone esterne da imprenditori che nulla hanno a che vedere con la tua azienda o il tuo ambito professionale!
I partecipanti arrivano alla spicciolata sotto il classico temporale primaverile, tutto è predisposto per l’evento, tra macchinari e barre da tornire, a ciascuno viene consegnato il numero dal tavolo al quale da li a poco dovrà sedere. Ho il numero 3. A capo tavola è seduto un formatore, che fa da moderatore; chi espone il problema poi rimane in silenzio ed ascolta appuntandosi i consigli dei propri compagni di tavolo.
Alla mia sinistra siede Fabio, un ragazzo che fornisce ai suoi cliente soluzioni energetiche alternative, alla mia destra Elisa, una ragazza che vive una doppia vita: trasforma in opere d’arte mobili usati e ha una società di consulenza per le banche.
Arrivano i primi problemi da sottoporre al gruppo, il primo è proprio quello di Elisa che avendo a disposizione solo 24 ore in una giornata cerca idee e consigli per portare avanti la sua passione al meglio ma senza dover lasciare il ruolo di consulenza che al momento è più redditizia!
A Giacinto, un altro compagno di tavolo, viene l’idea di coinvolgere nel suo studio artistico giovani stagisti delle scuole artistiche per formare qualcuno che in un futuro possa sostituirla!
A turno, tutti espongono la loro questione e tutto il tavolo risponde con prospettive e soluzioni diverse. Chi propone appunta le idee più interessanti e poi sceglie e comunica al gruppo le 3 che più lo hanno colpito. Ma il cervello si scarica e per ricaricarlo che fare se non un ottimo apericena? Un bis di primi, pizzette ed affettati a volontà, il tutto accompagnato da un ottimo prosecco! Per la carica finale? Pasticcini! 
Riprendiamo a giocare, ognuno presenta la sua idea ed è tempo di votazioni!
Ogni partecipante del tavolo ha una preferenza segreta per votare il compagno di tavolo che durante le varie sessioni di gioco ha avuto le risposte più originali e brillanti! 
Cosi vengono eletti i migliori cervelli: Fabio, del mio tavolo, Silvia e Nicol, dagli altri due tavoli! 
Il premio è benzina liquida: un’ottima bottiglia millesimata di amarone ;)
La serata si conclude, brindiamo con lo spumante e finiamo gli ultimi pasticcini; il temporale si è placato, fuori c’è un cielo stellato, dentro di noi c’è più ricchezza.







“Il nostro giocattolo più grande è il cervello.”

 Charlie Chaplin


Confartigianato brand e quello che rappresenta...


Un famoso guru del marketing ci dice:
 comprare un Rolex non è comprare un orologio qualsiasi ma è acquistare "feeling"
Un brand contraddistingue un prodotto di "marca" da altri prodotti dello stesso genere. 
E Il brand è costituito dal legame psicologico di rappresentatività che l'individuo instaura con un determinato insieme di prodotti o servizi distinti dagli altri da proprie peculiari caratteristiche.
Quindi io ti scelgo perché mi sento rappresentato dall’insieme di valori, emozioni, caratteristiche che il tuo marchio porta con sé.
Ogni brand esprime quindi una personalità, un mondo culturale, un universo ideale, un insieme di conoscenze nelle quali ogni individuo tende a rispecchiarsi o che desidera in qualche modo “assimilare”, fare suoi.

E' recente il passaggio della nostra associazione a un nuovo brand e a un nuovo nome: 
siamo passati da Associazione Artigiani Bergamo a Confartigianato Bergamo, un cambio chiesto a più riprese da diversi associati, un cambio all'insegna del fare squadra, seguendo altre territoriali che già ci avevano preceduto che ha inserito nel nome l' organizzazione di cui facciamo parte.

Adeguarci, fare nostro il brand di confartigianato è significato questo: rafforzare quell'universo di piccole e medie imprese artigiane che crede negli stessi principi, nei valori e nell'orgoglio che solo il mondo artigiano conosce bene; e noi lo sappiamo bene.


Si dice che "bisogna tornare a osservare il consumatore per comprendere le sue esigenze, i suoi sogni nel cassetto ma anche i suoi timori e i suoi disagi; solo da una rinata comprensione dei bisogni - espliciti e latenti - del consumatore puo' ripartire una nuova cultura artigiana.

Ora siamo più forti, più uniti  e ' guardiamo oltre' come il nostro Presidente ama ricordare, che questo Brand ci abbia fatto ripartire????

Senza impresa non c'è Italia: il racconto.



Il racconto di chi a Roma ha partecipato alla manifestazione per dire "senza 

impresa non c'è Italia"


Riportiamo lo scritto di un giovane artigiano che ha partecipato alla manifestazione di 

Piazza del Popolo del 18 febbraio:




"Appena ricevuta la mail per la manifestazione di piazza del Popolo a Roma, non ho perso

tempo a pensare ed impugnando il telefono all'istante diedi la mia conferma di presenza.
Con la partecipazione avevo un duplice obbiettivo: sposavo sì la causa che muoveva il mondo

imprenditoriale a scendere in piazza per manifestare contro il marcio sistema di tassazione,

ma soprattutto volevo dimostrare che i giovani, la nuova generazione, non è quella che la 

disinformazione generale chiama NEET, tutt’al più, NOI siamo quella percentuale di giovani

che non ci stanno, che il mondo se lo vogliono mangiare, coloro che sanno che il futuro è 

il loro, e di certo, non stanno seduti sul divano lasciando che glielo portino via.
Purtroppo la nostra manifestazione è caduta a cavallo del cambio di governo, ma ogni cosa 

ha una doppia sfaccettatura, spero, che una manifestazione di tale portata sia un input per il

governo entrante, e vedendo la nuova Rosa dei Ministri, con una fascia d’età che è da 

considerarsi giovanile, m’auguro di cuore che non si facciano corrompere da quel sistema 

nauseabondo che finora ha unto le poltrone governative. 

Me lo auguro anche perché gli italiani non se ne resteranno con le mani in tasca per sempre, 

questo è il problema saliente.

La nostra manifestazione, o meglio, la nostra Manifestazione con la maiuscola, fin’ora è forse

stata la più incisiva, per i seguenti motivi:

- Le 60000 teste che hanno occupato la piazza erano Imprenditori, i quali a loro volta erano in

piazza anche in rappresentanza dei proprio collaboratori e quindi il numero che se ne esce è

esorbitante.

- La Manifestazione a livello d’informazione è stata poco diffusa, perché? Forse perché 

anche l’utente medio a un evento di simile portata avrebbe drizzato le orecchie?
- L’evento è stato, BEN ORGANIZZATO, PULITO ED EFFICACE

Non ci sono stati problemi di alcun genere, addirittura ho potuto constatare coi miei occhi 

che a termine della manifestazione molte persone raccoglievano lo sporco da terra.

(TANTO DI CAPPELLO A TUTTI).
- I messaggi lanciati dai rispettivi presidenti delle diverse Associazioni Rete Imprese Italia,

in poche parole hanno racchiuso la rabbia dei loro associati.
Personalmente, posso dire che il clima presente nella piazza

era di pura Unione, solidale e di voglia di cambiamenti. 

Voglia sì, di essere competitivi , innovativi, rinnovativi, parole che con la tassazione creano 

molta discrepanza. 

Un unico blocco di persone con un’unica Mission. 

Chiara nella testa. 

Una sensazione MERAVIGLIOSA. 

Un senso d’appartenenza portato alle STELLE.
E allora perché, altri nostri connazionali (la pa in generale), devono rallentare questo motore

d’economia? (Vergogna).
Io sono giovane, molto giovane,ma tengo duro e continuo a credere nel NOSTRO FUTURO.

Ecco con cosa torno a casa dopo questa Manifestazione:



con la rinnovata voglia di stringere i denti e avanzare a testa alta verso il futuro

sapendo che non sono il solo."



Sinergia con sorpresa


Domani un altro appuntamento con 
Let' s Synergy per l' internazionalizzazione, 
protagonista della serata sarà un importante e conosciuto professore universitario: il Prof. Lucio Cassia
A differenza di altri appuntamenti, c'è un pò di mistero su quali saranno i punti salienti del suo intervento, di cui per ora conosciamo solo il titolo:

John Donne, Santa Lucia e l’isola del tempo perduto: scenari di un futuro migliore


L' illustre Professore  non ha dato nessuna anticipazione, quindi per ben prepararci all' appuntamento giochiamo un pò con i termini del titolo e facciamo qualche ricerca!

 John Donne

 è stato un poetareligioso e saggista inglese, nonché avvocato e chierico della Chiesa d'Inghilterra. Scrisse sermoni e poemi di carattere religioso, traduzionilatine, epigrammielegiecanzonisonetti e satire

«Ogni volta l'angoscia mi assale, penso che possiedo le chiavi della mia prigione, e nessun altro rimedio si presenta con altrettanta immediatezza al mio cuore della mia stessa spada. Spesso questa convinzione mi ha indotto a interpretare con spirito caritatevole il gesto di coloro che si danno la morte [...]. Qualsiasi cosa, prima di essere considerata buona o cattiva, andrebbe giudicata vera o falsa secondo la nostra capacità di discernere [...]».

Quello di Donne è un "nudo cuore pensante", raziocinante e appassionato. In bilico tra opposti: pensiero medievale e nuova scienza, rinascimento e riforma, cattolicesimo e protestantesimo, amore umano e divino, peccato e morte, uomo e dio.



Santa Lucia 
Narrano di una giovane, orfana di padre, appartenente ad una ricca famiglia di Siracusa, che era stata promessa in sposa ad un pagano. La madre di Lucia, Eutichia, da anni ammalata, aveva speso ingenti somme per curarsi, ma nulla le era giovato.
Prima di morire annunciò la destituzione di Diocleziano e la pace per la Chiesa.

E infine l’isola del tempo perduto:

Scoprono di essere arrivate nell'Isola del Tempo Perso dove finiscono tutte le cose e le persone che sulla terra si sono smarrite.
Anche il tempo, che si trasforma in piacevoli zampilli di lava energizzante quando viene perso per divertimento e piacevole ozio, o in terribili fumi neri - il tempo sprecato - che stordiscono gli abitanti dell'isola fino a ridurli a stupidi cannibali.
Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. 
Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l'Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. 
E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.



La domanda ora è: come possono essere combinati tutti questi elementi parlando di internazionalizzazione di impresa??
La risposta domani sera!

Perchè Senza Impresa Non C' è Italia

18 FEBBRAIO 2014

SENZA IMPRESA NON C'E' ITALIA


Non siamo inclini alla protesta facile, ne partecipiamo con frequenza a manifestazioni, ma fotografiamo la situazione con alcuni numeri:
  • la pressione fiscale ha toccato livelli record: quella “apparente” ha raggiunto il 44,3% del PIL (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre la pressione fiscale “legale” (su ogni euro di PIL dichiarato) si aggira intorno al 54%;
  •  l’incidenza della tassazione sui profitti raggiunge il 66%, 20 punti in più rispetto alla media europea;
  • la spesa pubblica pesa per il 53% della ricchezza prodotta dal Paese, ed è superiore agli 800 miliardi;
  • per i soli adempimenti fiscali, continuano ad essere necessarie 269 ore l’anno (34 giornate lavorative). Si tratta di oltre 100 ore in più (13 giornate) rispetto alla media dei paesi dell’Area Euro
  • In Europa, l’Italia ha il maggior debito commerciale della PA verso le imprese, pari al 4% del Pil. Inoltre la nostra PA è la più lenta in Europa nei pagamenti alle imprese fornitrici: nel 2013 la media è stata di 170 giorni e ha superato di 109 giorni la media Ue (che è di 61 giorni) e di 140 il limite di 30 giorni imposto dalla legge. Su questo aspetto è stata anche avviata la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea.
  • tra novembre 2012 e novembre 2013 i prestiti bancari alle aziende italiane sono diminuiti del 6,2%, pari a 60,2 miliardi in meno
Per questo anche alcuni di noi domani saranno a Roma per manifestare un disagio che chiede soluzioni immediate e portare tramite Rete Imprese Italia alcune proposte rapidamente attuabili in grado di cambiare la situazione.


Merito vs Fondi alle Università

Da ormai qualche anno anche il nostro gruppo sta cercando di stringere un legame sempre più stretto con 
l' Università nel nostro caso quella di Bergamo.
Dall' incontro con il Magnifico Rettore Paleari a corsi tenuti da docenti universitari è chiaro ormai che una sempre più stretta collaborazione anche tra piccole imprese e università è una necessità.
Leggiamo quindi con stupore e molta preoccupazione una notizia che non è passata alla ribalta delle cronache ed è rimasta un pò nascosta.
Gli Atenei italiani dopo un periodo di prova sono riusciti a stabilire un sistema di valutazione degli stessi per ottenere il così detto "finanziamento competitivo": un sistema che assegna maggiori fondi alle università che più altre ottengono risultati nella didattica e nella ricerca.
Ora per un cavillo legislativo questa legge inserita ufficialmente dal decreto università del 2008 e più volte annunciato in Gazzetta Ufficiale non solo non viene attuata ma addirittura accade che le Università più meritevoli si trovino con minori risorse per via di tagli lineari.
Riportiamo quanto  ci scrive una studentessa dell' università di Bergamo:


"Che l'Università di Bergamo sia tra le più sotto finanziate Università italiana lo si sapeva da tempo, ma è di questi giorni la notizia che l'ateneo orobico - virtuoso a tal punto da figurare ai primi posti della classifica - è assolutamente il più sotto finanziato d'Italia. 
L'Università degli studi di Bergamo, infatti, è riuscita a riconfermare l'offerta formativa, migliorando l'apertura agli scambi con l'estero e a una formazione multidisciplinare dei giovani, pur in un clima di bilanci decrescenti.  L'Università di Bergamo ha conosciuto in questi anni un'importante crescita quantitativa e qualitativa.
 L'Università di Bergamo punta a offrire tutti gli strumenti ai giovani bergamaschi per diventare protagonisti nel mondo del lavoro e nella società, e ad offrire agli studenti e alle famiglie bergamasche un'offerta formativa capace di sviluppare professionalità in grado di guardare con fiducia oltre la crisi. 
È giusto arrabbiarsi quindi per questo sotto finanziamento ma in un mondo disilluso e privo di ideali bisogna aver coraggio e affrontare le difficoltà con l’ottimismo che contraddistingue Bergamo e la sua Università facendo rete tra mondo delle imprese e mondo dell’istruzione. 
Noi ci crediamo e tu?"

La vicenda  del sotto finanziamento non è recente è stata più volte solo menzionata a più riprese dai mass media e mai affrontata dalla politica per questo non possiamo che riportare l' appello del Rettore dell'Università di Bergamo e Presidente della CRUI, Paleari:

"Mi farebbe piacere che chi si candida alla guida del nostro Paese o delle nostre Regioni chiarisse 

quale posto occupa l’Università nel suo programma di governo.
O che almeno si chiedesse perché 
altrove il rilancio della higher education è uno dei principali traguardi di ogni coalizione politica e ci si 
divide forse sui modi non certo sull’obiettivo. "


Un anno di programma!

Presentata al primo consiglio dell' anno ecco la grande novità: la programmazione di tutti gli eventi del 2014 dai consigli direttivi, uno ala mese, ai corsi, agli eventi.
Per qualcuno potrà apparire banale ma unire le esigenze di tutti e pensare gli eventi con mesi di anticipo è davvero una corsa ad ostacoli ma la scelta è piaciuta a tutti ora vedremo se riusciremo a svolgere tutto e rispettare la pianificazione!

Si comincia subito con gennaio, già partita e grande protagonista della prima parte dell' anno sarà la collaborazione con il laboratorio "Il Colibrì":
costola della Cooperativa Sociale Aeper è un laboratorio di falegnameria che accoglie come mano d' opera persone con ritardi cognitivi e con disagi di diverso tipo.
Nostro compito sarà affiancarli e aiutarli nella gestione delle risorse con la stesura del loro business plan che oggi non è mai stato redatto, e soprattutto affiancarli per la durata di circa un anno nel percorso di gestione dello strumento.
Il business plan deve indicare una serie di obbiettivi parziali da raggiungere e applicato a un' azienda che non ha come base il profitto per noi non è una cosa usuale, come non è usuale per loro approcciarsi a logiche di business.
Ma il sociale non si ferma qui ancora non abbiamo tutti i dettagli ma di certo qualcuno di noi parteciperà per un fine settimana a Dynamo Camp come volontario per assistere i bambini.



Inoltre stiamo pensando a una piccola raccolta fondi da farsi nei diversi eventi dell' anno, che possono essere aperitivi o altri eventi conviviali, decideremo a dicembre a chi destinare quanto raccolto.



Anche questo già cominciato a gennaio e con termine previsto ad aprile/maggio le serate:
"let' s synergy per l' internazionalizzazione"
giunte al secondo ciclo, sono appuntamenti organizzati dal Coordianamento Bergamo Giovani tutti legati dal filo conduttore dell' internazionalizzazione di impresa, che hanno un relatore e un tema diverso per ogni serata.
Nel corso dell' anno vogliamo lanciare un' iniziativa che coinvolga i dipendenti della compagnia aerea Ryan Air: abbiamo saputo che tutti loro conoscono molto poco la nostra città e il nostro territorio (purtroppo Bergamo per loro si limita spesso all' aereoporto, ai capannoni che lo circondano e ai quartieri dormitorio dove spesso vivono) eppure potrebbero essere una enorme risorsa per la nostra città, sono infatti le prime persone che accolgono i viaggiatori a Bergamo, sono tutti giovani molto intraprendenti, conoscono minimo 3 lingue, generalmente hanno una istruzione universitaria e una preparazione di alto livello.
Pertanto l' idea è di organizzare degli aperitivi in lingua cercando di dare un supporto a questi ragazzi per aiutarli nel gestire la complicata burocrazia italiana e fargli scopire gli angoli meno conosciuti della nostra città.
Marzo dovrebbe essere il mese dell' "alleanza di cervelli" ospitato per la prima volta nella nostra città, proveremo a cimentarci in: 
 "uno scambio di idee, un confronto costruttivo, un donare soluzioni per riceverne producendo così valore reale per tutti i partecipanti" vi racconteremo.
Poi una serie di eventi in fase di definizione come la visita alla Torre del Sole e un evento da organizzarsi in città alta, il tutto con l' aggiunta dei numerosi appuntamenti associativi e da qualche altro evento che di certo verrà organizzato durante l' anno dal Coordinamento Bergamo Giovani.
Insomma il programma di base c'è, poi tutto è in evoluzione una cosa è sicura: non avremo di che annoiarci in questo 2014!













L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai

L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. 
Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l'avrai davanti. 
E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. 
Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle.
Steve Jobs




Ieri giornata diversa dal solito: oltre alla normale giornata lavorativa cinque giovani artigiani temerari hanno abbianato un incontro con ragazzi le scuole medie per parlare di artigianato e artgiani.
Temerari perchè calamitare l' attenzione di due agitate scolaresche parlando del proprio impiego è spesso ardua impresa!

Tutti seduti, loro irrequieti nelle poltroncine e noi di qua dal bancone davanti al microfono, si comincia con qualche spiegazione e vediamo i ragazzi un po' disorientati, che non comprendono bene cosa significa artigianato e in maniera più ampia ancora non conoscono il mondo del lavoro e allora rompiamo il ghiaccio, qualche battuta e via a una chiacchierata con i ragazzi, piuttosto che una lezione. 

I ragazzi, intervento dopo intervento, si rendono conto di quanto la realtà artigiana li circondi e in tanti scoprono di avere dei sogni per la loro futura professione che bene si inquadrano nel mondo artigiano.

I nostri interventi sono stati piuttosto eterogenei, sia per i contenuti, sia le attività lavorative differenti svolte da ognuno di noi, si sono toccate storie di grandi uomini che sono diventati tali perchè non hanno smesso mai di credere in se stessi, si è parlato dell'aspetto artistico e tecnologico delle diverse attività e dell'importanza di mettere passione e curiosità nelle prossime scelte che riguarderanno il loro futuro. 
Forse non avremo chiarito tutte le idee sulle scelte che questi giovani studenti faranno, ma sicuramente sono stati incuriositi ed affascinati dal mondo artigiano, grazie alle mille attività che ne fanno parte, accomunate tutti dalla ricerca del fare bene il proprio lavoro






Dietro la Tv

Dalla nostra chat di whatsup di due settimane fa:

"Il mio intervento ha colpito Ci voglio in trasmissione su Rai 2!
Come in trasmissione?
Si ci vogliono tutti insieme in collegamento da Milano o forse da Bergamo ci stiamo mettendo d accordo.
Ma parli solo tu vero? noi stiamo li vicino senza intervenire.....
No parleremo in quattro o cinque....dobbiamo metterci 
d' accordo per decidere che interviene e su quali argomenti."

   Panico                              Panico                                   Panico                           
Parte così la nostra preparazione alla puntata che ci ha visto ospiti in collegamento in prima serata su Rai 2 venerdì 31 gennaio.
Non siamo show man, non siamo presentatori e l idea di andare in tv per parlare non rendeva tranquillo nessuno ma in fondo si trattava di una sfida e di un esperienza nuovissima perché non provare?
Dobbiamo prepararci sui numeri, decidere gli argomenti, che taglio dare alla nostra presentazione e scegliere chi parla su questo vi possiamo dire che ci sono migliaia di giovani che si affollano per i più diversi casting tv noi abbiamo fatto fatica a convincere i volontari 
necessari!
Quindi riunione speciale e decisione unanime del gruppo di lavoro sul taglio degli interventi:

 il punto sulle questioni di scottante attualità che toccano la vita di un giovane capitano di impresa. 
Si parlerà della diminuzione della redditività delle aziende, dell’alta tassazione in essere e della quasi totale assenza di incentivi per i giovani.
In mezzo a queste ombre, però, anche tanta positività legata allo stretto rapporto con le Associazioni di categoria che, con il loro sostegno e con l’organizzazione di percorsi di formazione continua, in questi anni hanno dato la possibilità a tanti giovani di dar vita alla propria idea imprenditoriale e di svilupparla in autonomia e con i supporti adeguati.

Segue settimana di ricerche, di articoli, tensione, numeri e statistiche utili, preoccupazione, preparazione degli interventi e via arriva venerdì e siamo pronti.
Ad accoglierci all'arrivo in Confartigianato Bergamo venerdì sera questo:










Riscaldamento in sala acceso e finestra aperta per permettere il passaggio dei cavi che servono alla telecamera, posizionamento del fondo, centratura dell' inquadratura e prove di collegamento.
Poco prima della trasmissione, tutti i candidati a intervenire in diretta, si trovano intorno a un tavolo con l inviato Andrea Ruggieri per un briefing di quindici minuti per spiegarci la scaletta della puntata e concordare gli argomenti (gli altri del gruppo ad approfittare del rinfresco...che bravi! :D) 
Due parole su Andrea, che ha saputo da subito metterci a nostro agio e guidarci con mano nel corso della trasmissione, simpatico e disponibile fuori appena va in diretta si trasforma in una macchina da tv veloce e spigliato negli interventi con domande precise.



Sono le 21.15 pronti si va in scena!

Tutti in piedi posizionati dal regista per essere ben in vista, primo collegamento con l introduzione del luogo e dei partecipanti fatta solo dall'inviato e poi i successivi  dove veniamo interpellati anche noi con delle domande.
Siete mai stati davanti ad una telecamera, in diretta nazionale, con un microfono “puntato” alla bocca? 
E' una sensazione forte e imprevedibile un pò come tirare un rigore con tutti che guardano solo te, hai la tua decina/e di secondi e devi esprimere i tuoi argomenti senza incespicare è un tiro e via.
La luce sopra la telecamera ti spara in faccia e sei li, tu calciatore della domenica, nello stadio di serie A davanti a milioni di telespettatori pronto per calciare il tuo rigore, sei abbastanza tranquillo e sicuro in fondo ti hanno detto prima dove calciare e dove si butterà il portiere.
Se non che mentre prendi la rincorsa cominciano a dirti no tira a destra, no abbiamo dovuto cambiare il portiere ora si tufferà a sinistra, c' è poco tempo ora tira al centro, anzi no all angolino.
Ora uno specialista del tiro dal dischetto potrebbe cambiare tiro all' ultimo con disinvoltura ma non il calciatore della domenica che alla fine tira dove riesce....sperando che vada tutto bene!


Ora 22.40 non c'è più tempo fine del collegamento e liberi tutti, abbiamo superato la sfida facendo sempre gol, anche se avremmo voluto e dovuto tirare più rigori.
Ma soprattutto resta forte il
rammarico perché avremmo 
voluto sentire un dibattito più incentrato sui  problemi della piccolissima impresa, di quanto detto in studio abbiamo ascoltato con attenzione i minuti dedicati al cuneo fiscale, meno interesse sulla questione a lungo dibattuta sulla legge elettorale.
Ci hanno chiesto se non è utile per noi che le leggi vengano approvate con un iter che dura 6 anzichè 18 mesi, certo che è utile ma di certo quello può essere un problema non
IL problema.
Il problema e che su 800 miliardi di spesa non si riescono a fare tagli razionali senza ridurre i servizi ai cittadini per trovare cosi qualche miliardo di per ridurre da subito il cuneo fiscale aumentare gli stipendi far ripartire i consumi e ridare utile alle micro imprese affinchè possa essere reinvestito in ammodernamento degli impianti e in innovazione.
Il problema sono i pagamenti della pubblica amministrazione che hanno una media di 170 giorni, 
il problema è l’inutile complessità del sistema burocratico italiano che con la sua lentezza distoglie preziose energie che ci permetterebbero di rendere più produttive ed efficienti le nostre imprese.
(i signori in sala forse ignorano che a marzo ripartirà il tanto contestato Sistri).
Come ha scritto un telespettatore in un tweet è andata in onda "una guerra tra poveri": forse ha visto da un lato c' erano dipendenti di fronte a un drastica riduzione di stipendio 
dall'altra micro imprese costrette a lavorare al costo per restare sul mercato schiacciate dalle tasse e dalla burocrazia.
Probabilmente i dipendenti Electrolux non hanno totalmente compreso le nostre parole e l’obiettivo dei nostri interventi: 
la scelta di evitare il taglio degli stipendi attraverso l’introduzione del sussidio è una strada che può portare ad un pericoloso precedente in quanto, non andando a creare opportuni tagli alla spesa, si correrebbe il rischio di trovare le nuove risorse solo attraverso altre tipologie di aumenti, come quello sulla benzina o con altri interventi di “finanza creativa” che andrebbero a gravare ancora una volta in modo diretto sulle nostre imprese.

La volete sapere la novità?
Nella mattina di sabato 1 febbraio, il giorno dopo la diretta su Rai 2, siamo stati contattati da altre trasmissioni per partecipare come ospiti!

La nostra risposta?
Abbiamo rifiutato perchè non è nostro interesse essere tirati in mezzo a questioni che non ci toccano da vicinissimo.
Abbiamo detto si alla trasmissione di venerdì per toccare con mano quello che noi tutti vediamo dal nostro divano, abbiamo voluto essere dall'altra parte per cercare di capire come funziona perchè nella vita è importante essere presenti e preparati, scendere sul campo e affrontare sfide nuove, senza paura di sbagliare.
Ci siamo sentiti in obbligo di far sentire la nostra voce per rappresentare altri giovani imprenditori impegnati nelle proprie aziende.
Se mai qualcuno volesse fare un' intera trasmissione solo sulla micro impresa e ai sui problemi, allora interverremo volentieri, li i rigori li possiamo tirare a occhi chiusi, certo la puntata non avrà la stessa audience che procura la bagarre sulla legge elettorale ma avrebbe l indubbio pregio di raccontare la vita reale del Paese e non quella di un mondo parallelo.







".......problemi?!.../qui non esistono problemi.... 

qui siamo tutti quanti uguali..../qui siamo tutti "belli e sani" 


E non c'è niente da pensare..../qui basta solo lavorare 

e puoi guardare la TI VU......./magari oggi ci sei anche tu.!!!! "