18 FEBBRAIO 2014
Non siamo inclini alla protesta facile, ne partecipiamo con frequenza a manifestazioni, ma fotografiamo la situazione con alcuni numeri:
- la pressione fiscale ha toccato livelli record: quella “apparente” ha raggiunto il 44,3% del PIL (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre la pressione fiscale “legale” (su ogni euro di PIL dichiarato) si aggira intorno al 54%;
- l’incidenza della tassazione sui profitti raggiunge il 66%, 20 punti in più rispetto alla media europea;
- la spesa pubblica pesa per il 53% della ricchezza prodotta dal Paese, ed è superiore agli 800 miliardi;
- per i soli adempimenti fiscali, continuano ad essere necessarie 269 ore l’anno (34 giornate lavorative). Si tratta di oltre 100 ore in più (13 giornate) rispetto alla media dei paesi dell’Area Euro
- In Europa, l’Italia ha il maggior debito commerciale della PA verso le imprese, pari al 4% del Pil. Inoltre la nostra PA è la più lenta in Europa nei pagamenti alle imprese fornitrici: nel 2013 la media è stata di 170 giorni e ha superato di 109 giorni la media Ue (che è di 61 giorni) e di 140 il limite di 30 giorni imposto dalla legge. Su questo aspetto è stata anche avviata la procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea.
- tra novembre 2012 e novembre 2013 i prestiti bancari alle aziende italiane sono diminuiti del 6,2%, pari a 60,2 miliardi in meno
Per questo anche alcuni di noi domani saranno a Roma per manifestare un disagio che chiede soluzioni immediate e portare tramite Rete Imprese Italia alcune proposte rapidamente attuabili in grado di cambiare la situazione.
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